Hai un recinto con il giardino? Attento: ora devi avvisare per legge i tuoi vicini

Chiunque possieda un giardino, con ogni probabilità, avrà anche installato una recinzione: questa non solo serve a delimitare lo spazio, ma contribuisce anche a conferire un aspetto ordinato e curato all’area verde. Tuttavia, poiché la recinzione rappresenta una vera e propria delimitazione di proprietà, la sua realizzazione può essere soggetta a specifiche normative, soprattutto quando si hanno dei vicini nelle immediate vicinanze.

Delimitazione del giardino

Il giardino, nella maggior parte dei casi, costituisce una porzione dell’area abitativa, sebbene si trovi all’esterno dell’edificio principale. La decisione di recintare lo spazio è generalmente una prerogativa del proprietario. Tuttavia, esistono precise disposizioni di legge – alcune delle quali aggiornate per adattarsi a particolari circostanze – che è importante conoscere prima di procedere con qualsiasi intervento.

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La pratica di recintare il giardino non risponde solo a esigenze estetiche, ma rappresenta anche un modo efficace per definire in modo chiaro i confini della proprietà, distinguendo ciò che è privato da ciò che è esterno. Inoltre, la recinzione offre un significativo contributo alla tutela della privacy di chi la installa.

È fondamentale, però, che la recinzione venga realizzata rispettando determinati parametri di dimensioni e materiali, poiché entrano in gioco fattori come la visibilità e l’inserimento paesaggistico. In particolare, per recinzioni che rientrano entro certe soglie, non è necessario informare i vicini o richiedere permessi specifici. Ma quali sono, nel dettaglio, questi limiti da rispettare per essere pienamente in regola?

Regole

Una recinzione a rete può essere installata senza bisogno di permessi o comunicazioni ufficiali, purché rimanga all’interno dei confini della proprietà privata. Questo vale sia per le recinzioni realizzate con rete metallica, sia per quelle di tipo cieco, come i muri continui: in quest’ultimo caso, però, l’altezza non deve superare i 3 metri.

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Le normative in materia sono stabilite a livello statale, ma possono essere ulteriormente regolate da disposizioni comunali o regionali. Finché la recinzione si trova su proprietà privata e non ci sono altri proprietari confinanti, è sufficiente rispettare le regole relative a materiali e altezze, evitando qualsiasi impatto negativo sull’ambiente o alterazioni significative dell’aspetto dell’abitato.

Nel caso in cui il giardino confini con strade pubbliche o piazze, le restrizioni possono essere più severe a seconda del comune di appartenenza: spesso, in questi casi, il limite massimo di altezza scende a 2 metri, per preservare l’armonia estetica e paesaggistica dell’area circostante.

Condizione tra i vicini

La situazione cambia quando si tratta di confini condivisi con altri proprietari. Anche in questo caso, non esistono regole particolarmente rigide: ciascuna parte può realizzare la propria recinzione o effettuare lavori di demarcazione entro il proprio confine, agendo in modo autonomo e indipendente.

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Per quanto riguarda la ripartizione delle spese relative ai lavori di confine, non vi è una normativa specifica che obblighi le parti a suddividere i costi. È sempre consigliabile, tuttavia, dialogare con il vicino per trovare un accordo su tipologia, materiali, dimensioni e costi della recinzione. Non è previsto alcun obbligo di preavviso, purché vengano rispettati i limiti di proprietà.

In caso di interventi particolarmente complessi o onerosi, è opportuno rivolgersi a un professionista, come un geometra, per effettuare le misurazioni necessarie e assicurarsi di non sconfinare o violare regolamenti. Errori in questa fase possono infatti comportare non solo controversie legali, ma anche costi aggiuntivi per la risoluzione delle problematiche.

Recinzioni giardino in condominio

Quando il giardino fa parte di un condominio, la questione si complica leggermente. In alcune situazioni – ma non sempre – è necessario coinvolgere l’assemblea condominiale. Se la recinzione interessa aree comuni, diventa obbligatorio sottoporre la questione agli altri condomini, valutando se lo spazio sia effettivamente di uso comune o meno.

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Nel caso in cui la recinzione riguardi una parte comune del giardino o abbia un impatto su più unità abitative, essa deve risultare utile e accessibile a tutti i condomini interessati, senza che sia necessario un permesso specifico per ciascuno. L’utilizzo e la fruizione devono essere garantiti a chiunque sia coinvolto, anche solo dal punto di vista estetico.

Se invece la recinzione interessa esclusivamente una porzione privata che non incide né territorialmente né visivamente sulle parti comuni, il proprietario gode di maggiore libertà d’azione. In questo caso, può procedere come meglio crede, sempre nel rispetto del decoro architettonico e senza alterare in modo significativo l’aspetto complessivo dell’edificio.

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